Messina Denaro nega di aver dato l'ordine di uccidere Giuseppe Di Matteo

Redazione Prima Pagina Partanna

“Io sono responsabile del sequestro ma non del ripugnante omicidio di Giuseppe Di Matteo”. 

A parlare è il boss Matteo Messina Denaro che nel corso dell’ultimo interrogatorio di garanzia, ha scaricato su Giovanni Brusca la responsabilità di quell’indegno assassinio di un bambino che venne rapito all’età di 12 anni, per zittire il padre Santino, divenuto collaboratore di giustizia e trattenuto segregato per circa due anni venne poi strangolato e sciolto nell’acido. 

Secondo quanto riportato da Livesicilia nei giorni scorsi ha risposto al giudice per le indagini preliminari Alfredo Montalto per un interrogatorio di garanzia su altri reati ed in tale occasione ha ripetuto con insistenza che con quell’orrore lui non c’entra. Si è accollato in qualche modo, anche se lo lascia solo intendere, la responsabilità del rapimento. 

Ma se fosse dipeso da lui, però, non avrebbe dato l’ordine di uccidere il povero Giuseppe, la cui responsabilità fa ricadere solo su Brusca.