25 aprile? A qualcuno piace “sobrio”…Nessun “indietrismo”

Redazione Prima Pagina Partanna

25 Aprile. Oggi ricorre l’80° anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo. La libertà però è sempre in discussione. Continuano guerre e guerriglie in diverse parti del mondo dalle quali arriva soltanto l’eco di migliaia di morti. In Italia ancora è fervida la memoria per le lotte partigiane che testimoniano i grandi sacrifici di un popolo per la libertà. Quest’anno l’importante ricorrenza ricade nei cinque giorni di lutto nazionale proclamati dal Governo per la morte di Papa Francesco.

Qualche giorno fa alla fine della riunione a Palazzo Chigi il ministro per la Protezione Civile, il siciliano Nello Musumeci, tra quelli più direttamente coinvolti nella macchina organizzativa dei funerali del Pontefice, ha risposto così alla domanda dei giornalisti riguardante la possibilità di tenere le celebrazioni per gli 80 anni della Liberazione: “tutte le cerimonie sono consentite, naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Parole che hanno destato più di qualche perplessità ed innescato, naturalmente, la reazione delle forze di opposizione che hanno ribadito che: “il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo”.

Da alcuni esponenti del centro-sinistra le parole del Ministro sono apparse la conferma di come un certa destra sia “allergica” alla data del 25 Aprile. E che dire invece della “sobrietà” di Matteo Salvini che fino a ieri indossava magliette anti Bergoglio, nostalgiche di Ratzinger, con scritto “Il mio Papa è Benedetto”? Si è fatta sentire anche l’Associazione Nazionale Partigiani D’Italia, che ha confermato tutte le iniziative in programma per oggi: "La scomparsa di Papa Francesco è una gravissima perdita per tutti, laici e cattolici, e in particolare per gli antifascisti che hanno condiviso le sue parole di pace e di fratellanza su scala universale. Condividiamo perciò il lutto nazionale”, si legge in una nota: "Ricordiamo peraltro che il 25 aprile di quest’anno è l’80° anniversario della Liberazione.

Si tratta di un appuntamento di straordinaria rilevanza, perché si celebra il giorno della Liberazione del nazifascismo e della fine della guerra. Confermiamo di conseguenza le iniziative promosse, che si svolgeranno ovviamente in piena civiltà e senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto”, conclude l’ANPI.

Non vogliamo certamente alimentare ulteriori polemiche ma di fronte a questa vicenda, certamente qualche riflessione e domanda ce la poniamo: “Non si tratta forse di una “sobria” ipocrisia quella di diversi capi di stato, rappresentanti di governo, oggi provenienti da tutto il globo per assistere ai funerali di Papa Francesco e porgergli l’estremo saluto, che non hanno ascoltato e portato avanti i continui appelli dello stesso Bergoglio per mettere fine alle guerre, anche quelle tante dimenticate, e a spendersi per le persone che soffrono e per gli “ultimi”. “State attenti all’ ‘indietrismo’, che è la moda di oggi, che ci fa credere che tornando indietro si conserva l’umanesimo” - avvertì Papa Francesco in più di un’occasione.

Viva la Liberazione. Ora, e sempre resistenza, contro ogni forma di fascismo! Più sobri di così…

Francesco Mezzapelle