Valderice, pochi controlli al centro d’accoglienza. La denuncia di un cittadino: «Esasperati»

Redazione Prima Pagina Partanna
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25 Settembre 2020 13:43
Valderice, pochi controlli al centro d’accoglienza. La denuncia di un cittadino: «Esasperati»

I primi segnali di insofferenza si sono registrati nel 2014 quando ancora la situazione poteva dirsi sopportabile. Nelle ultime settimane tutto è arrivato in un punto di non ritorno. Succede a Valderice, presso il centro d'accoglienza, Villa Sant'Andrea: la struttura è ormai messa a soqquadro dai migranti ospitati che, con cadenza giornaliera, fuggono dalla stessa facendo vivere nel terrore i residenti della zona: «Mi ritrovo ragazzi nel giardino di casa mia – afferma Bartolomeo Massimo D'Azeglio ai nostri microfoni – fortunatamente non ci sono mai stati episodi di violenza ma negli ultimi dieci giorni viviamo nel terrore.

Guardiamo dalle finestre delle nostre abitazioni migranti scavalcare dalle mura del centro». Una situazione di disagio che segue un preciso programma: «Si odono urla, proteste e puzza di materassi bruciati a partire dal pomeriggio fino a tarda serata. Si fiondano in massa presso le case circostanti: c'è chi apostrofa pesantemente una residente, chi mangia o persino chi si concede anche una doccia».

Nei giorni scorsi il malcontento è sfociato in una prima protesta pacifica anche se è servita a ben poco: «Chiediamo che ci sia un presidio fisso delle forze dell'ordine, aggiunge D'Azeglio.

Per la pace sociale, questo centro andrebbe chiuso perché nasce per altro. I muri sono bassi, è molto facile scappare». Il primo cittadino Francesco Stabile si è mostrato solidale con i suoi concittadini che sono pronti nuovamente a scendere in strada: «Domenica 27 ci diamo appuntamento in via Enrico Toti, nella strada adiacente alla struttura. Manifesteremo il nostro dissenso con striscioni e con un tappeto rosso, in segno di un'ironia amara. Invitiamo tutti a partecipare. Raccoglieremo delle firme per una petizione popolare, abbiamo anche creato un gruppo Facebook “Valderice Libera”.

Ci sentiamo abbandonati, non ascoltati. Le istituzioni sembrano muoversi all'interno dei confini: il sindaco Stabile, il quale ha molti più mezzi per richiamare l'attenzione di quello che stiamo vivendo, dovrebbe incrementare il proprio interesse nel rispetto dei propri cittadini». Mirko Ditta

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