Ultime della sera. Libertà è ignoranza

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
11 Gennaio 2020 19:18
Ultime della sera. Libertà è ignoranza

In una biblioteca, si riunivano a torno ad un tavolo giovani ed adulti, seduti uno accanto all’altro, percependo il calore di chi stava affianco, incontrando lo sguardo di chi stava di fronte. All’inizio un silenzio pieno e pronto ad essere spezzato. Ed è proprio "Harry Haller", alter ego di Hermann Hesse e protagonista del "Lupo della steppa", ad aver rotto tale silenzio. Nessun altro meglio di lui sarebbe riuscito a farlo, un uomo alle prese con una crisi interiore, che all’età di cinquant’anni gli impone di fare i conti con la propria esistenza per mezzo di un rasoio davanti allo specchio del proprio bagno.

"E chi cercava al di sopra delle macerie della vita il senso sfarfallante, soffriva le cose apparentemente insensate, viveva le apparenti pazzie e, nel caos sconvolto, sperava segretamente la rivelazione e la vicinanza di Dio?". Si apre dunque un intenso dibattito tra i nuovi protagonisti, i nuovi ricercatori, coloro che hanno tentato di scovare l’essenza ed il significato di una crisi interiore, discutendone le cause, i principi, le conseguenze, i fragili appigli alla vita, la situazione sociale, creando anche dei paragoni tra il presente ed il passato, con delle riflessioni che variano dall’ambito scientifico a quello filosofico, soffermandosi anche su quello psicologico.

Qualcuno ha avuto la possibilità di esprimere le proprie riflessioni, altri le proprie esperienze personali, altri ancora esperti in materia hanno dato le loro possibili spiegazioni. Non rimanendo inerti su un’unica tematica, si spaziava con i vari argomenti che man mano venivano fuori, partendo da tematiche quali l’ipersensibilità, la scuola, la vita, la sofferenza ed il dolore e le varie percezioni di questi ultimi, la felicità relativa, la solitudine e l’estraniamento dalle masse.

Un’esperienza dalla durata di circa poco più di un’ora ma con un’estrema dilatazione temporale e spaziale. Un ambiente in cui tutti potevano esprimere le loro idee, pensieri, interpretazioni della realtà con i possibili miglioramenti. Dove per migliorare la qualità della vita di chi ci sta a torno richiede innanzitutto la propria crescita interiore. E questo lo si può fare mettendosi in gioco giorno dopo giorno, soprattutto confrontando se stessi con gli altri e partecipando ad un accesso dibattito.

Concordie, divergenze, critiche, idee condivise o contrastante, misurarsi con gli adulti, misurarsi con i giovani, iniziare a fare delle scelte per agire, risvegliare la propria coscienza e quella altrui, per liberare il nostro essere in sé, quel potente essere capace di ruggire alle ingiustizie, alla vita, ed al mondo. Naoui Malek

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