Molti impianti di depurazione in provincia di Trapani non gestiti correttamente. Il procuratore Agnello ascoltato dalla Commissione Ecomafie

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
14 Gennaio 2021 10:14
Molti impianti di depurazione in provincia di Trapani non gestiti correttamente. Il procuratore Agnello ascoltato dalla Commissione Ecomafie

La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha ascoltato ieri  i procuratori della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, e di Trapani, Maurizio Agnello. Le audizioni rientrano nell’ambito dell’inchiesta sulla depurazione delle acque reflue in Sicilia. Per quanto riguarda la situazione relativa alle città dell’ex Provincia di Trapani, il  procuratore Agnello ha riferito in merito alle attività di indagine della Procura di Trapani riguardanti numerosi impianti del territorio gestiti non correttamente.

Il Procuratore ha osservato che molti impianti non sono oggetto di regolare manutenzione, e che in molti casi le carenze strutturali sono anche connesse alla mancanza di fondi. Secondo quanto riferito, spesso negli impianti di depurazione i fanghi di depurazione vengono sversati direttamente in mare o nei corsi d’acqua. Agnello ha inoltre fornito informazioni su casi di smaltimento non corretto di acque industriali, soprattutto da parte di aziende olearie e casearie. Ricordiamo che la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti lo scorso settembre ha effettuato una terza missione in Sicilia dedicata alla depurazione e al trattamento delle acque reflue.

Della delegazione, guidata dal senatore Luca Briziarelli (Lega), vicepresidente della Commissione e relatore dell’inchiesta sulla depurazione, hanno fatto parte i senatori Andrea Ferrazzi (PD), Pietro Lorefice (M5S) e Fabrizio Trentacoste (M5S), e la deputata Caterina Licatini (M5S), che ha proposto alla Commissione di avviare l’approfondimento sulla depurazione in Sicilia. “La situazione che abbiamo trovato sia sul fronte depurazione che rifiuti è talmente critica da esigere un ulteriore approfondimento della missione.

Per questo nel tornare in Sicilia a breve stiamo valutando di estendere il programma originario e di programmare una serie di audizioni con molti soggetti”- ha afferma il vicepresidente della Commissione Andrea Ferrazzi. “Purtroppo la Sicilia detiene il triste primato del peggior tasso di depurazione, circa il 48%. Il voler porre all'attenzione della Commissione d'inchiesta questo rilevante e, purtroppo, perdurante problema è stato uno dei principali obiettivi del mio impegno civile e politico.

Il mare è un bene troppo prezioso perché si possano accettare deroghe alle norme ambientali che lo tutelano dall’inquinamento”- ha dichiarato la deputata Caterina Licatini, componente della Commissione. “Alla luce di quanto emerso, siamo favorevoli ad ampliare l’inchiesta della Commissione sulla Sicilia anche al ciclo dei rifiuti”- hanno dichiarato alla fine delle missione i senatori siciliani Pietro Lorefice e Fabrizio Trentacoste (M5S). Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza